Matrimoni dal mondo: India! [Non solo Bollywood!]

Li avrete visti anche voi su youtube: coloratissimi, sontuosi, complessi… come quello di Firenze del 28 novembre scorso [http://www.vanityfair.it/news/italia/15/11/28/matrimonio-indiano-firenze-foto-20-milioni-rohan-mehta-roshni]! Sono i matrimoni in stile tradizionale indiano. Ma quale stile e di quale India stiamo parlando?

Come sappiamo, il subcontinente indiano è una ricca mescolanza di etnie e tradizioni. In più, il matrimonio in India è un tema piuttosto delicato, per complesse ragioni storiche e culturali, considerato che solo di recente e per alcune famiglie più che benestanti è ammesso non ricorrere al matrimonio combinato. Il fatto è che in India non si sposano solo due persone, ma due interi «sistemi familiari» con tutto ciò che questo comporta.

Così oggi cercheremo solo di incuriosirvi, raccontandovi i tratti salienti e più riconoscibili della tradizione vedica.
Bellissima la cerimonia del giorno prima, quando i piedi e le mani della sposa vengono dipinti con l’hennè (la tecnica chiamata Mehndi), alla presenza di amiche e parenti, che accompagnano il rito con canti beneauguranti (ma c’è anche chi sceglie la musica popolare indiana).
Viene poi allestito il Mandapa, un grande tendone sotto cui si celebrerà il matrimonio, pieno di fiori, tappeti e stoffe. Qui si accende il fuoco attorno a cui si svolgerà l’intera cerimonia.
Lo sposo arriva accompagnato dalla famiglia e dagli amici, a dorso di un cavallo (o di un elefante, almeno a Bollywood) e viene accolto dalla famiglia della sposa.
Si scambiano i doni alla presenza del sacerdote brahmino e si procede alla promessa: il padre della sposa affida la figlia allo sposo, che recita tre volte la promessa, poi il sari della sposa viene annodato alla camicia dello sposo e tutti e due camminano una prima volta intorno al fuoco sacro, toccandosi la testa e il petto a simbolo della loro unione mente e corpo.
Di qui si passa alla fase centrale della cerimonia, detta dei sette passi: gli sposi compiono un percorso segnato da fiori e sacchetti di riso, a volte di nuovo attorno al fuoco, al termine del quale diventano effettivamente marito e moglie.
Di qui in poi, lo sposo dona alla sposa una collana con i simboli religiosi, che da ora in poi costituirà l’insegna della donna sposata, poi anelli alle dita dei piedi e la polvere rossa sui capelli, simbolo della nuova condizione di sposa. Al termine della cerimonia, gli sposi vengono salutati con petali di fiori e partono per la loro casa. Un tempo, il braciere sacro doveva essere tenuto acceso, oggi si attende solo la fine della festa o della notte.

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