"A Natale sono tutti più buoni. È il prima e il dopo che mi preoccupa"

Ogni anno quando devo scrivere gli auguri dalle mie pagine penso molto a cosa vorrei dire o meglio a cosa vorrei riuscire a comunicare. Quest’anno ho iniziato con i Peanuts, perché questo volersi bene globale vorrei che durasse tutto l’anno.

Come sempre, sono tantissimi i pensieri che si affollano.

Ai miei amici, soprattutto, vorrei dire tante cose: vi voglio bene, fate parte della mia realtà, siete il mio conforto e siete il mio divertimento, insomma è bello sapere che ci siete.

Ai miei sposi, a chi ha scelto L’Esedra di Santo Stefano per il giorno più importante della loro vita, a chi ha scelto me come loro wedding planner: grazie! Non sapete quanto siamo felici di esservi stati accanto!

Ai miei partner e al mio team un ringraziamento particolare per aver dato sempre il meglio di noi. Alla mia famiglia, un altro grazie, soprattutto per supportarmi anche quando non ci sono. Un augurio ai bambini! Il Natale è soprattutto loro.

E un augurio dal profondo a chi è solo e a chi soffre: ho sempre pensato che nelle feste si soffra anche di più.

Ho iniziato con i Peanuts, finisco con Madre Teresa, forse oso un po’ troppo nell’avvicinare Schulz e i Peanuts a Madre Teresa, ma credo che lei fosse troppo intelligente per formalizzarsi.

 

E' Natale ogni volta

che sorridi a un fratello

e gli tendi la mano.

 

E' Natale ogni volta

che rimani in silenzio

per ascoltare l'altro.

 

E' Natale ogni volta

che non accetti quei principi

che relegano gli oppressi

ai margini della società.

 

E' Natale ogni volta

che speri con quelli che disperano

nella povertà fisica e spirituale.

 

E' Natale ogni volta

che riconosci con umiltà

i tuoi limiti e la tua debolezza.

 

E' Natale ogni volta

che permetti al Signore

di rinascere per donarlo agli altri.

 

E infine, gli auguri a tutti voi:

AUGURI A TUTTI DI BUON NATALE.

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