La cerimonia simbolica

Manteniamo la promessa: ecco il racconto di una cerimonia simbolica a Villa Durazzo.
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La sposa è raggiante: finalmente può sposare il suo grande amore. Lei è molto giovane, al primo matrimonio. Lui, più maturo, al secondo.

Lei non vuole assolutamente rinunciare a tutto ciò che vogliono tutte le spose: l'abito bianco, gli invitati che la vedono arrivare, lui che l'aspetta, la musica coinvolgente, le amiche che si commuovono. Questa suggestione non sempre si riesce a ottenere in un rito civile.
Io però voglio accontentare la sposa: è piena di entusiasmo e vuole il sogno. E allora ecco la soluzione.
Nel parco della villa ci sono alcuni scorci che sembrano essere lo scenario perfetto per una cerimonia simbolica o blessing (letteralmente: benedizione) se preferite. C'è per esempio nella scalinata una piccola grotta che sembra l'abside di un altare. Per la sposa che sogna la chiesa è perfetta.

Allestiamo con un arredamento in stoffa di lino tinta naturale, sul tavolino un candelotto decorato con una collana di fiori e il libro delle firme. Le seggioline per gli sposi e i testimoni coperte in tessuto, la scalinata che porta alla grottina decorata con collane di rose bianche e lisiantus e intorno ai vasi medicei sui capitelli le stesse ghirlande. Nel giardino all'italiana, un duo di violini accompagnano la cerimonia e, qua e là, le seggioline per gli ospiti che, intanto, stanno arrivando.
La sposa si sta vestendo e le fanno compagnia la mamma e la sorella. Sono tutte tre bellissime. Il vestito è in organza con il sotto in seta, modello di Valentino. Il bouquet di fresie. I gioielli, regalo dei suoi genitori, in oro bianco e brillanti. Fotografi e video operatori riprendono il backstage. Quando la sposa è pronta, il papà la accompagna all'altare. Li segue un paggetto vestito in bianco naturale che porta il cuscino delle fedi. Lei è emozionatissima. La musica inizia, io sistemo il bouquet alla sposa che sta tremando, gli invitati si sporgono per guardarla e cala il silenzio: si sta creando la magia. Lo sposo la aspetta e con lui la persona che celebrerà il rito. Quale rito? Quello immaginato dagli sposi.

Per questo non c'è mai una cerimonia simbolica uguale all'altra. In questa occasione, oltre al celebrante, la sorella della sposa legge un brano, una cara amica racconta come si sono conosciuti. Gli stessi sposi leggono una formula scritta proprio da loro, promettendosi eterno amore.
Tra la felicità di lei e l'emozione di lui, la cerimonia si conclude con una pioggia di petali e le note dei violini. Ora siamo pronti per iniziare il ricevimento, allestito nel giardino della villa.

Fabio e Lucilla - Cerimonia simbolica e ricevimento a Villa Durazzo di Sestri Levante

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